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venerdì 7 ottobre 2011

Il Belvedere di Vienna e le grandi ricchezze dei PG

Quest'anno per l'anniversario di matrimonio ho passato un weekend romantico a Vienna. Tra le cose che ho visto c'è il Belvedere che è una sontuosa residenza che adesso ospita una pinacoteca e alcuni musei. Visto che questa frase di per se non è in tema con il blog, aggiungerò che oggi stavo invece pensando di scrivere un post di suggerimenti su come gestire le ricchezze dei PG, soprattutto quando queste sono ingenti. Mentre riflettevo, mi è tornata in mente la storia del principe Eugenio di Savoia, ed ho stravolto tutto quello che avevo in mente per poter scrivere quello che sto scrivendo.
Andiamo con ordine.
Problema: I personaggi interpretati dai vostri giocatori sono diventitati troppo ricchi. Cosa si può fare?
Se vi siete accorti che qualunque sfida gli stiate proponendo viene risolta con il denaro potrete adottare molte strategie per rendere ininfluente il loro gruzzolo. Ne volete qualche esempio? Eccoveli:
  1. Comprano oggetti bellissimi che li rendono fortissimi: tutti i ladri del mondo troveranno qualcuno che pagherebbe una fortuna per averli e gli scontri saranno focalizzati all'abbattere il PG con l'arma più bella, prendere l'arma e scappare.
  2. L'inflazione: con molte ricchezze i PG tenderanno a comprare un po' tutto e quindi le cose inizieranno ad alzarsi di prezzo. Se un mercenario è rimasto l'ultimo sulla piazza perchè 10000 sono già al soldo dei PG egli avrà un sacco di persone che lo richiedono e per questo il suo prezzo si alzerà. Così come il prezzo per rubare uno dei 10000 ai PG sarà più alto di quello che hanno pagato i PG e quindi riprenderselo sarà ancora più alto.
  3. Le tasse: anche i PG devono pagare le tasse e di solito chi è più ricco e non fa parte della famiglia nobiliare paga anche tasse più alte.
  4. Fate girare la storia attorno alla loro perdita di ricchezze, non è importante che gliele rubino, basta che vengano apposti i sigilli reali in attesa che i giudici decidano se sono colpevoli di qualsivoglia cosa (e l'avventura può girare attorno a quello).
Ma adesso basta con queste indicazioni che sono fuori dalla mia idea. Ritorniamo a parlare di Eugenio. Alla corte degli asburgo raggiunse l'apice della carriera militare e questo gli portò grande successo e anche tanto denaro. Con il suo denaro potè far costruire il belvedere che rivaleggiava (e personalmente a me è piaciuto di più) con la villa dell'imperatore stesso.
Nessuno a quel punto ha cercarso di opporsi al fatto che aveva i soldi. Semplicemente li aveva meritati.
Ora senza cercare di capire se i PG hanno meritato o no questi soldi, potremmo dire che un master non se ne deve preoccupare più di tanto.
Cambiamo prospettiva e pensiamo al problema in un'altra ottica:
Problema: Le avventure proposte dal master possono essere risolte usando i soldi e i PG hanno questi soldi.
Il nemico in quest'ottica non sono i soldi, ma è proprio l'incapacità dello scrittore dell'avventura di rapportarsi ad una situazione che è la normalità. Come per Eugenio così per i PG.
A questo punto non è più accettabile che il re chiami la compagnia di avventurieri per liberare il bosco vicino da un esercito di orchi. Chiamerà altri avventurieri di belle speranza. Chiamerà qualcuno che i soldi possono comprare. O chiederà ai PG che sono suoi amici di trovare qualcuno di fiducia per farlo.
Quale sarà allora l'impiego normale di PG così ricchi?
Se hanno alle loro dipendenze un esercito sicuramente verranno richiesti i loro servigi (e pagati in caso di vittoria) nelle guerre di stato. La loro fama maturata negli anni potrebbe essere usata per iniziare una trattativa di pace tra stati. Alla loro portata ci sono imprese epiche e quindi verranno chiamati quando servono le armi potenti, quando i nemici non sono corrutibili e quando chi è in vendita non è in grado di risolvere il problema.
Sull'ultima frase voglio aggiungere un esempio. Supponiamo che i PG siano di 25° livello (esempio basato su D&D 4th edition) e ci sia da affrontare il ritorno di un dio malvagio dimenticato. I PG vengono incaricati di farlo ma pensano che una compagnia di avventurieri possa fare il lavoro sporco al loro posto. Questi però vogliono avere tutto il bottino (che è molto alto anche dal punto di vista dei PG) e un pagamento molto esoso come è normale che sia (è quello che chiederebbo i PG no?). Per questo motivo anche se potenzialmente (siamo di fronte ad una finta scelta: approfondite qui) possono comprare la soluzione dell'avventura, il giocarla in prima persona è più vantaggioso.
Conlcudo con anche un altro concetto: siamo tutti al tavolo per giocare a GDR, se i giocatori preferiscono risolvere l'avventura dichiarando di pagare qualcuno che fa la missione al posto loro, allora il problema non è la ricchezza o il master, il problema è la mancanza di volontà da parte dei giocatori di giocare a GDR.

1 commento:

  1. Sub-appaltare le avventure è una cosa aberrante! Vuol dire che "l'avventura" ha oramai perso fascino ed è diventata routine lavorativa, questo non dovrebbe esistere in un buon gdr. Spero non avvenga mai!
    In quanto alle ricchezze... i soldi vanno e vengono, i pg li spendono per armamenti e corazze nel più banale dei casi, poi potranno comprarsi anche dei cavalli, un'abitazione, un maniero. Un mio vecchio pg si comprò una locanda che nessuno voleva, per scoprire poi essere infestata da un fantasma (ecco fatta un'avventura!). Poi andò tutto male per altri motivi, ma ci riprovò comprando dei vigneti e assoldando dei braccianti per avere delle entrate fisse, è una buona idea.
    Inoltre i pg vorranno pagare dei gregari, dei mercenari, persone che li aiutano durante le imprese. Magari per D&D non funziona così visto che diventano dei factotum potentissimi, ma nei miei gdr ha sempre funzionato così. Se devi sgominare una banda di briganti, devi fare la guerra di corsa, delle imboscate, stanare un mostro enorme dalla sua tana, etc., non ci vai mica in due, no?

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