Recensione de Le Cronache della Folgoluce di Brandon Sanderson
Le Cronache della Folgoluce: una recensione
L'uscita dell'ultimo capitolo de "le Cronache della Folgoluce" di Brandon Sanderson è l'occasione per recensire la saga fantasy che mi ha maggiormente appassionato negli ultimi anni.
Nota su Vento e Verità
L'ultimo capitolo chiude la prima parte della Saga, nei progetti di Brandon Sanderson la storia sarà raccontata in due parti, composte da 5 volumi ciascuna.
Benvenuti a Roshar, un mondo plasmato dalle tempeste
Ho scoperto questa serie grazie a Robert Jordan e alla Ruota del tempo. Quando l'autore della saga morì non completandola, fu incaricato Brandon Sanderson di chiuderla. Finita quindi la lettura di Memoria di Luce ho cercato libri dello scrittore e ho trovato la via dei re, primo capitolo della saga.
Sono stato subito conquistato!
Devo ammettere che non amo particolarmente i libri fantasy che iniziano con un preludio, figuriamoci uno che ha un preludio e un prologo. Ma poiché questo capitava anche con la ruota del tempo, sono andato avanti fino al primo capitolo della storia.
Qui il mondo di Roshar si inizia a mostrare con tutta la sua imponenza.
Siamo immediatamente immersi in un mondo che è ben diverso dal nostro e anche dai tanti fantasy che ricordano un Medioevo mitico.
Un pianeta devastato da quelle che sono chiamate Altempeste che impediscono in buona parte di esso la presenza del suolo, lasciando la brulla roccia.
Qui l'adattamento di flora e fauna ha portato a prosperare grandi crostacei (che sono usati anche come animali da lavoro) e a piante che si ritraggono nelle rocce quando la tempesta arriva (e tante altre creature e piante interessanti).
Una guerra che non vuole finire
Il prologo è l'inizio che ha portato alla situazione raccontata nei vari romanzi.
Un re conquistatore, affascinato dalla lettura di un libro che gli ha cambiato la visione della vita, senza all'apparenza buoni motivi, stipula un trattato di pace con un'altra civiltà invece di conquistarla.
La notte in cui si festeggia questo trattato il re viene ucciso e la colpa è data all'altra nazione. In conseguenza a questo gli Alethi, che sono gli ospitanti, una civiltà classista e razzista, muove guerra alla nazione dei Parshendi.
Nelle pianure infrante però scoprono la presenza degli abissali, giganteschi crostacei che nascondono le cuorgemme con le quali i vari principi Alethi non solo possono sostenere i propri eserciti, ma possono avanzare nella scala gerarchica della società.
La guerra si trasforma quindi in uno stallo volto solo alla ricerca di crescita per la propria famiglia nobiliare.
Personaggi spezzati, eroi memorabili
Il cuore della saga sono però i suoi personaggi. Non aspettatevi eroi immacolati o cliché fantasy. Qui ci sono persone rotte, ferite, che combattono non solo mostri e battaglie, ma soprattutto se stesse.
- Kaladin: il mio preferito, un chirurgo che sceglie la via del soldato per scoprire ben presto le miserie dei condottieri e dei nobili. Lo riconoscono come leader nato, ma è preda del senso del dovere che lo porta verso la depressione.
- Shallan: vuole diventare la discepola della studiosa più importante ha una naturale capacità di memorizzare immagini, che poi trasforma in bozzetti (che trovate all'interno dell'opera). C'è un trauma nel suo passato che le causa amnesie e la porteranno a sviluppare una sindrome dissociativa.
- Dalinar: noto come lo Spinanera, un generale spietato che in nome del fratello (il re) ha conquistato una città dopo l'altra. Distrutto dal non aver potuto salvare suo fratello la notte dell'assassinio, inizia a farsi leggere (i maschi non leggono) la via del re e questo lo cambia profondamente.
Perché iniziare ora?
L'ultimo dei cinque libri è già uscito, quindi l'opera è conclusa (ogni riferimento ad altre saghe fantasy è puramente intenzionale). La scrittura è ottima (in originale ho letto però solo i due romanzi brevi extra) e la traduzione non è da meno. Tutto è scorrevole e ti rimane fortemente nella memoria. Da anni non leggevo qualcosa che mi ha fatto aggiungere elementi alle mie avventure fantasy.
Se siete appassionati di fantasy, è un'opera che non può mancare.
Aspetti positivi
✅Sistema magico solido e originale: del resto l'autore è l'ideatore delle tre leggi di Sanderson...
✅Ambientazione epica e immersiva: troverete un mondo fantasy complesso e ben costruito, con un ecosistema affascinante e un sense of wonder notevole
✅Una ricca profondità emotiva dei personaggi: i personaggi crescono nel tempo, e il loro sviluppo psicologico è realistico
✅Narrazione densa e stratificata: alla trama principale, che si svolge linearmente seguendo le vicende dei personaggi, si aggiungono gli interludi, i preludi e i flashback che ci svelano le motivazioni dietro a quello che vediamo. Mantenendo un alto tasso di curiosità e mistero.
Cose che potrebbero andare storte
Se non si è capito, l'opera mi appassiona molto e per me non ha grossi difetti, tuttavia voglio immaginare alcuni aspetti che potrebbero non piacere a tutti:
❌ I volumi sono importanti i primi hanno 1000 pagine e gli ultimi 1300! Concentrandosi sui personaggi principali (nel primo è Kaladin) si parte un po' in piccolo creando una crescita informativa un po' lenta. Questo però ci teletrasporta su Roshar con gli occhi di un abitante normale e non di un condottiero o un nobile.
❌ I protagonisti sono molto diversi tra loro e non è detto che possano piacere a tutti in egual misura. A suo tempo ho letto critiche al personaggio di Shallan che veniva considerato insopportabile. Io l'ho trovata invece interessante e complessa.
❌ La magia è coerente e ha una meccanica ben determinata, questo impedisce di scoprire meraviglie. Nel momento in cui viene scoperto il meccanismo esso si può tramandare.
❌ I personaggi principali fanno parte della cultura Alethi con questa netta divisione tra uomini e donne. Questo permette all'autore di portare riflessioni d'attualità, ma potrebbe non piacere a qualcuno.
Conclusione (e Avvertimento)
Non fatevi spaventare dallo spessore dei libri: ogni pagina è una finestra su qualcosa che non c’era nel fantasy fino a quel momento. E Sanderson riesce dove molti falliscono: vi fa sentire che ogni scena è importante, ogni personaggio ha un ruolo, ogni mistero una risposta.
Viaggio prima della destinazioneSarete pronti ad affrontarlo e a
Trovare le parole più importanti che un uomo può dire
?
Mi auguro di sì.
Note di chiusura
Leggerò a breve l'ultimo romanzo e poi farò una recensione specifica sul finale della serie. Aspettatevi un post al riguardo fra un po'.
La recensione è frutto dei miei ricordi, di alcune ricerche fatte online e del mio pensiero. Sentitevi liberi di commentare qui sotto se avete un'altra opinione al riguardo.
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