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lunedì 16 aprile 2012

I primi feedback della quinta edizione di dungeons and dragons.

Dungeons and dragons Next, sembra che sarà questo il titolo della nuova edizione del nostro amato sistema di gioco. Quindi niente più 5th o IV o QUINTA. Almeno così sembra...
Rendo onore al mio amico Uollass che mi ha segnalato il link alla traduzione in italiano dei primi playtest alla 5th edition, ops Next Edition.
Visto che esiste già una traduzione alla lettera dell'articolo (non tanto buona secondo i miei standard), vi suggerisco di leggervela e farvi la vostra idea. Io intanto mi focalizzo sulla mia, che vado ad esporvi (leggendo però direttamente dall'inglese).
Dal playtest le premesse sembrano buone, il sistema è basato sulle abilità ed è focalizzato alla storia e al gioco. Quindi sembra che almeno in questa versione iniziale si sia ascoltata quella grande massa di critiche legata al tempo di gestione degli scontri.
La pagina di riferimento per rimanere aggiornati è qui (in inglese).
Ad ogni modo l'autore dell'articolo in discussione focalizza l'attenzione su quattro aspetti che gli sono piaciuti.
1. Punteggi di Abilità.
Da sempre hanno rappresentato il marchio di fabbrica di D&D. Non si è mai capito perchè occorresse avere forza che va da 3 a 18 e poi si usasse solo un modificatore da essa tratta. Nel nuovo D&D esse funzioneranno come un indice delle cose che un personaggio può fare senza bisogno di chiedere a madonna fortuna un aiuto. Per come l'ho capito, chi ha forza 20 supera automaticamente ogni check di forza che abbia CD <=20. E così via. Sono quindi contento che finalmente quei numeri servano a qualcosa.
2. Progressione del potere lineare
Devo ammettere che l'autore dell'articolo non argomenta in modo convincente cosa sta dietro alla nuova progressione. Quello che mi sembra di capire fra le righe è che un +1 non sarà più semplicemente un 5% in più per colpire (che quindi non avrà peso quando i nemici sono molto forti), ma sarà qualcosa che conta di più. Non si sa in che modo. Più chiaro il riferimento a questo seminario. In pratica invece di focalizzarsi sul far crescere il bonus al colpire, la probabilità di colpire sarà legata al modo di colpire. Per questo motivo Monte suggerisce di far crescere le opzioni più che il bonus. Io purtroppo non amo molto il modo di pensare di Monte per cui credo che in D&D i giocatori che volevano opzioni facevano i maghi e i giocatori che volevano picchiare senza troppo pensarci facevano i guerrieri. Su questo aspetto non giudico.
3. Velocità
Qui ci siamo, questo aspetto decreterà in me la decisione se passare ancora una volta ad una nuova edizione. Si parla di giocare 4 ore facendo 1 ora di esplorazione, 12 scontri di cui alcuni senza mappa tattica. Se questo sarà conservato nella versione finale credo proprio che varrà la pena passarci.
3. Il ritorno del teatro dell'immaginazione
Che dire, pare che un gruppo di giocatori di 4th abbia affrontato un dungeon, ne sia uscito battuto e si sia trasformato in un gruppo vecchio stile. Quindi si parla di sfide da superare con ingegno e non un avanzo e uccido tutto quello che si muove senza chiedermi il permesso. Non può che piacermi.

Questo post sancisce l'inizio di una maggiore attenzione da parte mia su questo argomento ossia la nuova edizione di dungeons and dragons.


(immagine presa qui)

1 commento:

  1. http://pastebin.com/zRWmNeZd

    Qui c'è invece una bella fuga di notizie di un mesetto fa, tra cui la simpatica regola del crit die.

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