Da qualche giorno mi è balenata nella mente l'idea di mettermi a fare un set di Build per D&D 4th che rispecchino le vecchie classi del primo dungeons and dragons per vedere cosa poteva venirne fuori. Ho cercato invano di trovare da qualche parte un modo per consultare i vecchi manuali della editrice giochi ma non ce l'ho fatta (io purtroppo non li posseggo). Alla fine ho scoperto Labyrinth Lord che è non è altro che un retro clone di D&D fruibile gratuitamente sotto una licenza concessa dalla Wizards of the coast. Lo scopo, dicono gli autori, è quello di fornire un sistema di regole che amplii leggermente il vecchio sistema di regole, permettendo anche a terzi di creare materiale originale che non è solo compatibile con il nuovo sistema ma anche con i precedenti sistemi.
Ho così deciso di scaricare il tutto per darci un'occhiata.
Io non sono partito da D&D scatola rossa, ma a causa della mia età ho iniziato con AD&D, ma ci ho giocato per circa un anno, come giocatore (tra l'altro facevo il ladro come mio solito che in D&D base era una figura alquanto secondaria). Per questo motivo non potrò confrontare Labyrinth Lord con il suo predecessero, ma cercherò di capire, facendo ricorso ai miei antichi ricordi, quanto sia grande la somiglianza.
Il manuale si presenta bene, non ci sono dentro immagini ed è un grosso volume di 140 pagine, quindi il contenuto è corposo.
Come nei miei ricordi, le razze non ci sono, ma sono considerate classi. Per cui abbiamo tutto il secondo capitolo incentrato su di esse. Seguono gli incantesimi, le regole per le avventure e il combattimento, i mostri e la guida del dungeons master. Tutto insieme.
Sfogliando questo materiale non ho potuto non notare l'efficacia della semplicità espressa al suo interno e che difatto è il motore che spinge tutta la Old School Renaissanse. Poi è vero ci sono regole contorte come THAC0 in forma tabellare e ci sono un sacco di eccezzioni che si traducono in tabelle. Alla fine quindi non si riuscirà mai ad avere un controllo del gioco senza queste tabelle sottomano.
Va detto che il vantaggio di questa gestione è che con un master screen ben fatto si possono avere queste tabelle sottocchio e velocizzare il gioco (mentre il master screen della quarta ti costringe spesso e volentieri a cercare nel manuale le regole).
Quando si affonda nei ricordi, è facile che essi risultino più belli della realtà, in questo caso la domanda che mi pongo è: abbondeneresti la quarta edizione per Labyrinth Lord?
La risposta è no, ma la abbandonerei per un sistema migliore.
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