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sabato 31 marzo 2012

Illusionismo vs Partecipazionismo

I due termini del titolo si riferiscono al Big Model Forgita ossia una descrizione delle parti che compongono il modello del gioco di ruolo basate sulle iterazioni sociali e le priorità creative dei partecipanti. Avevo intenzioni di scrivere un post in generale sfruttando questo modello per fornire esempi di tecniche da applicare al tavolo da gioco, finchè non mi sono imbattuto in un thread di un forum in cui si parla dei succitati termini dicendo che tutti stanno sbagliando a comprenderli.
Nella mia vita è sempre contata più la pratica della grammatica pertanto, pur conoscendo il Big Model, non mi sono mai posto il problema dell'uso corretto dei suoi termini, mi è sempre importato di più sfruttare i concetti che esprimeva e che mi sembravano buoni per migliorare il gioco al tavolo.
Ben diverso è stato l'uso che ne ho fatto qui sul blog, cercando sempre di mantenermi ligio alle definizioni e sottolineando (ad esempio quando parlavo di railroading) che il termine aveva più interpretazioni. Del resto è poco imporante se una qualunque teoria identifica con PAROLA A CASO una cosa che tutti intendono in un altro modo.
Secondo l'autore del thread che ho scovato:

"Illusionismo: si usa la "black courtain", la cortina nera, si FA FINTA in gioco che la storia non sia prefissata. INDIPENDENTEMENTE dal fatto che i giocatori lo sappiano o no (esempio: il GM bara sui tiri, tutti lo sanno e sono d'accordo)
partecipazionismo: NON si usa la "black courtain" in gioco si dice ESPLICITAMENTE come dovrà proseguire la storia."

Secondo quanto indicato quindi non è tanto il modo in cui il master governa il gioco quanto più l'accordo tra giocatori e master di usare una metodologia o un'altra.
La cosa che però mi sono chiesto è: se chi ha ideato il Big Model ha parlato direttamente di illusionismo che indica la capacità di far credere a qualcuno qualcosa attraverso dei trucchi, mi suona strano che si intenda qualcosa di così lontano. Sarebbe come dire che l'illusionista (prestigiatore per intenderci) mostra al pubblico un gioco di prestigio dopo aver detto al pubblico il trucco!
Dubbioso di questo sono andato a consultare il glossario dei termini forgiti ed ho trovato questo:
"A family of Techniques in which a GM, usually in the interests of story creation, story creation, exerts Force over player-character decisions, in which he or she has authority over resolution-outcomes, and in which the players do not necessarily recognize these features."
Io lo traduco così: una famiglia di tecniche attraverso le quali un master, normalmente nell'interesse della storia, fa uso della Forza sulle decisione dei PG, delle quali ha possibilità di stabilire l'esito, senza che i giocatori necessariamente le riconoscano.
Questo a mio modo di vedere è assolutamente in contraato con quanto specificato nel thread ed è in piena linea con il buon senso legato al termine in se.
Secondo me il riconoscere l'uso dell'illusionismo è equiparabile al fatto che un prestigiatore faccia un gioco di prestigio davanti ad un folla in cui qualcuno sappia qual'è il trucco che sta usando. Tipicamente se tra i giocatori c'è un altro master, egli sarà in grado nella maggioranza dei casi di capire che il master sta usando una tecnica di illusionismo. Credo quindi che l'esempio sia del tutto sbagliato, un DM che bara sui tiri dei dadi facendoli vedere ai giocatori non sta facendo illusionismo. Uno invece che bara facendo sbagliare un mostro che un altro giocatore sa avere statistiche così buone da non riuscire a sbagliare con quella frequenza sta facendo illusionismo.
La parola chiave è Forza che indica:


"The Technique of control over characters' thematically-significant decisions by anyone who is not the character's player"

Letteralmente: la tecnica di controllo sulle decisioni significative di un personaggio da parte di qualcuno che non è il giocatore.
Altra cosa da notare è che la definizione di illusionismo non fa uso del termine Black Curtain come invece citato nel thread in oggetto di critica.
Il partecipazionismo ha invece questa definizione:
"The Technique of using Force without the Black Curtain"
Ossia la tecnica di usare la Forza senza sfruttare la Black Curtain.
A questo punto per chiudere la discussione occorre vedere la definizione di Black Curtain:
"The effects of a variety of Techniques a GM may employ to keep his use of Force hidden from the other participants in the game, such that they are at least somewhat under the impression that their characters' significant decisions are under their control"
In italiano : gli effetti di una serie di tecniche che un master può usare per tenere nascosta la Forza agli altri partecipanti in gioco, in modo da fargli almeno in parte credere che le decisioni significative dal punto di vista del suo personaggio sono sotto il suo controllo.
In pratica le due definizioni non sono neanche in contrasto tra loro perchè un master potrebbe usare, su situazioni in cui ha diritto di determinare l'esito, l'illusionismo nonostante si stia giocando senza la Black Curtain ossia durante il partecipazionismo.
L'esempio più eclatante di illusionismo applicato al partecipazionsimo l'ho dato già in questo blog ed è la finta scelta ossia una situazione in cui sarà il giocatore a decidere ma che in realtà porterà alla fine dove il master vuole che vada la trama. Egli infatti sta facendo uso della forza, ha il controllo dell'esito (la finta scelta è posta in modo che il master sa già quale sarà la risposta) e non tutti penseranno di essere forzati a farlo.

Ad ogni modo, come in tutti i casi della vita, sempre meglio guardare all'obiettivo da raggiungere che non fermarsi su pignolerie alle definizioni. L'obiettivo è il divertimento di un gruppo di persone, tutti al tavolo da gioco devono cercare di raggiungerlo.

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