Girando per forum mi sono imbattuto in molte discussioni relative al funzionamento degli attacchi dei monaci in dungeons and dragons quarta edizione, per questo motivo oggi vorrei fare un quadro completo sull'argomento.
Per comprendere a pieno il concetto che sta dietro al monaco si può pensare a Bruce Lee o ad un qualunque eroe di un film di arti marziali. Come per questi eroi, un monaco può usare le armi della sua lista o l'attacco a mani nude proprio perchè la sua forza non risiede nell'uso di un'arma specifica ma nel modo con cui compie i suoi attacchi. Affinchè tutto rientri nelle regole base, l'attacco a mani nude è considerato come una attacco con un'arma. Se vi piace potreste pensare che le mani del monaco sono come armi. In effetti si comportano proprio come una spada lunga +3 al colpire e 1d8 danni. Ho usato la parola mani appositamente, perchè non dovete pensare ad altri parti del corpo. Dal punto di vista scenografico, una carica potrebbe essere descritta come una breve corsa che termina con un calcio volante, ma per farlo, dal punto di vista tecnico, dovrete avere una mano libera. Sembra paradossale, ma l'attacco anche se scenograficamente è un calcio, è fatto usando le statistiche della mano nuda e pertanto essa deve essere libera. Quindi non è possibile avere due armi in mano e usare l'attacco senza armi tramite altre parti del corpo. L'altro difetto che hanno le mani nude rispetto alle armi tradizionali è che diventa difficile nascere con una mano nuda magica +3! Per questo motivo potrete usare il ki focus che influenza anche gli attacchi a mani nude.
La cosa che può lasciare perplessi è che i poteri dei monaci hanno la parola chiave Implement invece che Weapon, questo perchè i monaci possono usare le armi in cui sono addestrati come implement (così come il ki focus). Infatti quando si combatte con i poteri del monaco i danni non sono dipendenti dal tipo di arma inforcata, ma sono ben determinati nella descrizione del potere (come i poteri dei maghi per intenderci). Ancora una volta è il modo con cui si usa l'arma che determina il danno e non l'arma in se.
Ultima cosa, il fatto di avere un'arma e una mano libera non implica che il monaco possa fare due attacchi, come sempre la regola per l'uso di due armi è quella che permette di scegliere quale usare di volta in volta.
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