Daggerheart detronizzerà Dungeons and Dragons?
Mentre prendevo la decisione di tornare a scrivere sul blog, il panorama dei giochi di ruolo cresceva con l'arrivo di un prodotto molto interessante: Daggerheart, il nuovo GdR fantasy firmato Critical Role. Potrebbe, forse, essere il GdR capace di sfidare mezzo secolo di egemonia di Dungeons & Dragons?
Perchè non vuole essere un'imitazione, ma dare una sua visione: sistema nuovo, focus narrativo, accessibilità e tanta spinta mediatica.
Da qui la domanda: Daggerheart può davvero detronizzare D&D?
Vediamolo insieme.
Cos’è Daggerheart?
- Pubblicato da Darington Press, casa editrice di Critical Role
- Fantasy classico ma con forti influenze narrative
- Sistema basato su 2d12: un dado della Speranza e uno della Paura
- Meccaniche leggere e storytelling-driven
- Licenza aperta (SRD disponibile per i creator)
Daggerheart vs D&D: Le differenze chiave
Dimmi cosa tiri!
D&D si fonda sul d20 System, ovverosia tiro 1 dado a 20 facce, aggiungo il modificatore e ho successo se supero una difficoltà espressa in maniera numerica.
Il sistema di Daggerheart è invece basato sul tiro di due dadi da 12 facce. Un sistema a multi dado, in cui si sommano i risultati dei dadi dà una distribuzione dei tiri migliore con una maggiore difficoltà nel tirare gli estremi e una frequenza più alta dei tiri centrali. Sarò quindi difficile fare 24 così come fare 2.
D&D perde in questo contesto perchè fare 1 o 20 ha la stessa possibilità di fare gli altri numeri.
Sì ma i critici?
Questo porta a 5 possibili risultati:
- Successo - somma pari o superiore alla difficoltà -
- con speranza - dado speranza maggiore di dado paura -
- con paura - dado paura maggiore di dado speranza -
- Fallimento - somma inferiore alla difficoltà -
- con speranza - dado speranza maggiore di dado paura -
- con paura - dado paura maggiore di dado speranza -
- Critico Positivo - due numeri uguali -
- successo con speranza e riduzione di stress
L'obiettivo è quello di spingere verso scelte drammatiche o momenti narrativi spontanei, ma che tuttavia va ad appensantire il sistema perchè per ogni tiro, oltre al risultato ottenuto il giocatore deve segnarsi hope in una maggioranza di casi perchè ai casi in cui i numeri sono uguali si aggiunge la metà dei restanti (~54% dei casi). Inoltre la scelta di gestire il successo critico in questo modo rende la possibilità di fare critico pari alla possibilità di fare il tiro medio andando a neutralizzare completamente l'ottima scelta di usare due dadi.
Posso addirittura semplificarlo così: 1d12, se fai 12 successo critico, se fai dispari hai speranza, se fai pari, escluso il 12, hai paura.
Arriviamo quindi a concludere che, nonostante il sistema lacunoso di D&D, Daggerheart non è migliore.
Su questo aspetto vince D&D.
Filosofia del personaggio
D&D è fortemente un sistema simulazionista in cui, nonostante il pensiero di alcuni, la parte di interpretazione, narrazione e gioco di ruolo non la fanno da padrone. Basti pensare a quante pagine sono spese per la costruzione del personaggio (e la sua ottimizzazione).
Daggerheart, invece, si vuole posizionare a metà strada, con un occhio di riguardo alla parte narrativa e interpretativa. Ci sono meccaniche per il combattimento, ma non così dettagliate. Mi sembra sia fortemente ispirato ai Powered by the Apocalipse per ibridare i sistemi tradizionali.
Nella fase di creazione del personaggio le somiglianze sono tante, i libretti, i legami, le abilità scritte con un frase (qui mi ha ricordato Avventure in Prima Serata).
Sono stati già allineati nel non avere il concetto di razza, ma di discendenza.
I punteggi di abilità sono assegnati un po' come in Dungeon World.
E poi ci sono le carte. Una per la discendenza, una per la community, due di dominio. Nelle carte sono inserite delle abilità aggiuntive che il personaggio ha.
Quindi chi vince in questo aspetto?
Creare un personaggio in D&D richiede tempo, scelte tecniche e consultazione di più manuali. In Daggerheart la creazione è veloce, supportata da carte e archetipi pronti all’uso. Perfetto per chi vuole iniziare a giocare subito — anche da neofita.C'è sicuramente un'intenzione verso la narrazione. A mio gusto preferisco questo modello a quello di D&D. L'unica preoccupazione è che mettendosi a metà strada rischia di scontentare tutti.
Detto questo, su questa parte faccio vincere DaggerHeart.
Funzionamento della sessione.
Altri aspetti
Il potere della community
Un asso nella manica di Daggerheart è la community che lo sostiene: Critical Role. Ogni loro scelta diventa virale, ogni loro campagna sposta l’attenzione di migliaia di giocatori.
Questo significa che Daggerheart nascerà già con centinaia di actual play, fan art, regole homebrew, e una rete di supporto che D&D ha costruito in decenni… ma che Daggerheart può ottenere in pochi mesi.
Può davvero detronizzare D&D?
Difficile a dirsi. Ma ci sono segnali chiari:
- Daggerheart offre meccaniche nuove a metà strada tra D&D e altri sistemi più narrativi. Potrebbe rappresentare il compromesso che da tempo si cercava, così come scontentare tutti
- Ha una base di partenza enorme grazie a Critical Role
- Si propone come GdR accessibile e condivisibile, perfetto per i social, per lo streaming e per l’editoria digitale
Dungeons & Dragons resta però una fortezza con fondamenta profonde: una comunità vastissima, decine di manuali e moduli, e una storicità che pesa (in positivo e in negativo).
Forse più che una “detronizzazione”, potrebbe ritagliarsi una sua forte community di appassionati che sono stanchi delle infinite ore spese nel combattimento in D&D ma che nemmeno vogliono virare troppo ferocemente verso il narrativo puro.
Conclusione: un nuovo cuore per il GdR?
Personalmente non credo che Daggerheart “ucciderà” Dungeons & Dragons. Ma credo che metterà in discussione molte delle sue certezze.
Potrebbe essere il gioco che unisce nuovi giocatori, master stanchi del crunch, gruppi in cerca di qualcosa di più emotivo. Oppure no. Ma il fatto che lo stiamo discutendo, qui e ora, è già un segnale: il trono del GdR fantasy non è più così saldo.
Parliamone!
Hai provato la beta? Hai seguito le sessioni di playtest o gli actual play? Credi davvero che Daggerheart possa rappresentare un cambio di paradigma nel mondo dei giochi di ruolo fantasy? Scrivimi nei commenti o mandami un messaggio, sono curioso di sentire altri pareri.
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