Come vi avevo segnalato qualche tempo fa, Terry Brooks è stato quest'anno ospite del Festivaletteratura di Mantova. Ho presenziato alla presentazione del suo nuovo libro (non potevo farmi scappare l'autografo sulla mia copia) e voglio condividere anche con voi i punti trattati durante il suo intervento.
E' stata la prima volta che ho potuto vedere
dal vivo Terry Brooks e devo ammettere che è stato veramente spassoso. Un vero mattacchione. Sono stato fortunato a sapere l'inglese sufficientemente bene da non necessitare del traduttore che traduceva la battute sferzanti di Terry in modo totalmente atono (almeno per la prima parte dell'intervista).
La prima domanda verteva sul fatto che nel bene o nel male, la
Spada di Shannara è considerato una sorta di romanzo spartiacque nella letteratura fantasy. La sua capacità di vendere in breve tempo molte copie ha mostrato agli editori dell'epoca (siamo nel 1977) che anche il fantasy poteva essere un genere adatto al grande pubblico. Terry ha così ricordato come il manoscritto di Shannara sia passato per tre mani prima di approdare quasi per caso nelle mani di un editore che come scommessa ha voluto dimostrare a se stesso e all'editori dell'epoca che il fantasy poteva vendere. La morale di questa storia, sempre a detta di Terry, è che la qualità più importante per uno scrittore esordiente è la fortuna!
A seguire ci ha dato una notizia per i fan abbastanza sconvolgente, ossia che il romanzo appena pubblicato in italiano è il primo di una trilogia già uscita negli stati uniti, a seguire ci saranno altri due romanzi di Shannara che sanciranno
la fine del ciclo di Shannara. Terry ci ha infatti raccontato che ha riflettuto sul fatto che prima o poi morirà e che quindi, se questo avvenisse prima della fine di Shannara, un altro potrebbe scrivere la fine del ciclo, poichè ci tiene a concludere la saga lui, ha deciso che è giunto il momento di scrivere il romanzo conclusivo. Ovviamente anche se il ciclo sarà concluso, rimarranno spazi per scrivere comunque romanzi che si inseriscono tra quelli già presenti (come è successo per la graphic novel ad esempio) e quindi non è detto che la fine della saga coincida con la fine della produzione su Shannara.
Si è parlato anche di Ebook, in particolare riferimento ai racconti pubblicati da Terry solo in versione EBook e ci è stato annunciato che quando i racconti, voluti dall'editore per essere più presenti sul mercato elettronico, raggiungeranno il numero di 8 saranno raccolti anche in volume cartaceo.
Poi si è toccato l'argomento film e tv. Terry ha confermato la sensazione fiduciosa che ha riguardo ai produttori della serie televisiva basata sul romanzo le Pietre magice di Shannara. La produzione lo ha infatti convinto che 24 ore di serie TV siano il mezzo migliore per raccontare con la giusta profondità il romanzo. Ci ha detto che l'emittente tv è già stata scelta e che entro due mesi ci dovrebbero essere l'annuncio ufficiale della serie. Non ci saranno attori famosi, ma attori
adatti ad interpretare i personaggi. Per il discorso cinema, invece, permane quanto già detto sul film del
magico regno di landover.
Sono quindi state fatte domande dal pubblico, ma niente di interessante. Una però è stata divertente e la voglio riassumere anche qui (non me ne voglia l'autore ma non ho una memoria così buona da riscriverla con le stesse parole):
Nei vari romanzi di Shannara, gli elfi sono sempre i primi a morire e in generale fanno sempre una brutta fine. C'è un motivo o è un odio personale?
Terry, che poco prima aveva risposto che se potesse andare a vivere nelle quattro terre avrebbe scelto Arbolon (la capitale degli elfi), risponde (in modo scherzoso) che ogni volta che si mette a scrivere un romanzo cerca di reprimere il suo istinto omicida, ma che difficilmente ci riesce e che comunque non è una cosa personale, perchè anche i nani non se la passano bene e i druidi, anche se vivono a lungo, non hanno una vita particolarmente divertente.
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