Qualche tempo fa ho postato una sintesi di quanto espresso dalla Wizards nella serie di articoli Legends and Lore. E' passato un po' di tempo e vorrei tornare a guardare di cosa si parla. La sensazione che ne ho è che alla Wizards si stia lavorando alla nuova versione del gioco e che questa serie di articoli sia semplicemente un parlare di cose inerenti alla ricerca e sviluppo per capire il pubblico come ragiona. Abbiamo già avuto modo di dire che è un approccio stupido perchè non è detto che quel pubblico rappresenti realmente un campione di chi compra il materiale della Wizards, del resto la nostra è una supposizione per cui diciamo che vada bene così.
Il 25 ottobre con il titolo Rules, Rules, Rules Monte Cook ci parla in modo alquanto sconclusionato del significato delle regole nei giochi di ruolo. Partendo dal giusto presupposto che una regola è un qualcosa che difatto dice no al DM (nel senso che il DM non può agire in contraddizione con essa) ci mostra tre modi di presentare una regola, ma alla fine le conclusioni non arrivano. Quello che arriva è la solita domanda, quale regola vi piace di più? La sensazione è che ci siano due differenti punti di vista all'interno della ricerca e sviluppo Wizards, il primo vorrebbe una semplificazione delle regole per lasciare più spazio al DM, l'altro vorrebbe invece aggiungere i dettagli che attualmente mancano. In aggiunta a questo c'è anche la sensazione che si critichi il modo in cui sono organizzate le regole negli attuali manuali.
Il 1° novembre troviamo invece Getting the Most Out of the Rules in cui si dibatte sul fatto che sia meglio avere un manuale formale e attento alle definizioni o uno scorrevole da leggere (è una sintesi estrema, ma il succo è questo). Ancora una volta abbiamo l'impressione che la strategia del leader della ricerca e sviluppo sia deleggittimarsi cercando nel pubblico le decisioni che spettano al team leader.
Arriviamo all'otto di novembre con Customized Complexity in cui ci si domanda se sia meglio la semplicità o la complessità in termini di creazione del personaggio (con il solito questionario a fine pagina). Il concetto è sempre lo stesso.
Cosa potremmo quindi dire al caro Monte? Innazitutto, come dimostrano i risultati dei suoi questionari, che le domande che pone sono sempre valide. Ci sarà sempre qualcuno che preferisce la semplicità alla complessità, ci sarà sempre qualcuno che preferisce la libertà di decisione alle regole complesse, ci sarà sempre qualcuno che preferisce i formalismi alle scritture scorrevoli ma che lasciano buchi di interpretazione.
Non spetta assolutamente ai giocatori (o meglio ai visitatori del sito Wizards) decidere da che parte deve andare D&D, ci vuole qualcuno che abbia una visione, che sappia capire dove sta andando il mondo dei giochi di ruolo e non che si trovi inadeguato al compito che gli è stato posto.
E' brutto capire di essere invecchiati e che una nuova generazione che non comprendiamo si è affacciata alla porta, ma il mondo va così e per questo la cosa migliore che questi antichi del gioco di ruolo possono fare è guidare qualche giovane designer per evitare gli errori di inesperienza, ma lasciare a lui la visione.
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