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lunedì 1 ottobre 2012

Aiutare l'ispirazione

Riprendo a scrivere dopo una settimana di pausa causata da una trasferta di lavoro in Pennsylvania. Quando scrivo un'avventura di solito lo faccio basandomi su un'idea che ho avuto, una sorta di illuminazione giunta in modo misterioso in punta ai miei pensieri. Ci sono però delle volte che l'idea è buona ma porta ad un'avventura troppo breve o semplice e quindi ci viene richiesto di complicarla, altre volte siamo di fronte al foglio bianco e sappiamo che dobbiamo preparare qualcosa per il gruppo di gioco. Altre volte ancora ci manca il tempo di definire tutti i dettagli per l'avventura.
In ognuna di queste casistiche ci può venire utile una metodologia di lavoro che ci permetta di preparare qualcosa di valido.
Nell'epoca in cui viviamo veniamo bersagliati ogni giorno da tante informazioni e storie che spesso e volentieri ci passano accanto per qualche minuto o ora per poi andare nel dimenticatoio. Eppure esse possono diventare i mattoni di una casa che chiameremo avventura.
Pensando al mio primo personaggio di Monster of the week mi è venuto fuori un personaggio che, a detta del keeper, era uguale ad un personaggio della serie Supernatural, considerando che non ho mai visto una sola puntata della serie, diventava un segno evidente che alle volte anche solo affidarsi alla propria fantasia non è sinonimo di originalità (forse il playbook di MOTW mi ha guidato verso uno stereotipo del genere).
Per questo motivo quelle succitate storie non possono essere memorizzate e utilizzate così come sono perchè porterebbero inevitabilmente qualcuno a credere che sia una rivisitazione della stessa storia che magari hanno visto alla tv.
Il metodo che vi sto per proporre consiste nel prendere 3 storie e mischiarle insieme per farne una sola da poi utilizzare nelle vostre sessioni quotidiane.
Vediamo passo passo come fare.
Per prima cosa scegliamo tre storie che ci hanno colpito, quello che ci serve sono storie che abbiamo una trama semplice. Qualcosa come favole, miti antichi e novelle basate so trame lineari vanno bene, evitiamo quindi complesse storie pieni di personaggi, intrighi e colpi di scena.
Trovate le storie si deve descrivere la loro trama con una sola frase.
Vi faccio un esempio prendendo una favola, un mito e un racconto su trama lineare.
Dire che le frasi che ho usato per semplificare le trami siano semplici è un eufemismo! L'ho fatto apposta per lasciare spazio di azione alla fantasia. Se avessi detto che Narciso era un asceta non potrei farlo guerriero non vi pare?
Il passo successivo è quello di mischiare le tre storie per crearne una nuova unica.
Si possono cercare le analogie tra le trame, si possono trovare elementi che si legano bene assieme o scambiare tra loro elementi.
Nel mio esempio userei questo approccio:
  • Il gruppo improvvisato si è stabilito in un luogo dove ha fatto credere per anni che ci fosse una terribile belva al fine di ricevere offerte per placare la belva dai villaggi vicini. In realtà la bestia che loro simulano non esiste
  • Al fine di guadagnarsi un posto d'onore tra i cavalieri del re, un guerriero ha deciso di giungere sul posto per sconfiggere la bestia
  • Il guerriero e uno dei membri del gruppo sono amici dall'infanzia, ma poi hanno separato le loro strade.
Ora che si sa la storia occorre trovare il modo di infilarci i personaggi nel mezzo.
In questo caso io vedo bene i PG ingaggiati da uno dei villaggi per cacciare a loro volta il mostro. Questo permetterà loro di indagare dietro al gruppo improvvisato, incontrare il loro rivale (se sarà il guerriero a vincere la bestia loro perderanno il loro ingaggio) e un epilogo in cui potranno cercare di far tornare l'armonia tra i due vecchi amici e risolvere al meglio la situazione: il guerriero si prenderà il merito di aver sconfitto la bestia, essendo ricco ringrazierà adeguatamente i PG e prenderà come servitori il gruppo improvvisato di fatto annullando la loro condanna.

Spero che questi suggerimenti possano tornarvi utili. -->

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