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Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

Oggetti maledetti (o maledetti oggetti?)

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Se mi spingo con la mente agli inizi della mia avventura del mondo dei giochi di ruolo ricordo il primo gruppo di persone che masterizzai, amici di scuola/infanzia, e il sistema di gioco ossia AD&D . Mi fa sorridere pensare che a quel tempo incontrai un altro gruppo che riteneva AD&D troppo complicato rispetto alla scatola rossa . Come ci sembrano lontani questi sistemi oggi con tutto quello che è passato! La cosa strana di quel periodo è che non ricordo minimamente che avventura stessi facendo giocare, su cosa vertesse e quali scopi dovessero perseguire i PG. Sicuramente l'avevo scritta io, ma proprio non mi ricordo di cosa parlasse! Quello di cui mi ricordo sono alcune scene, alcuni momenti che sono rimasti. Due di questi momenti si riferivano ad oggetti pericolosi o maledetti. La prima volta che ho messo un oggetto maledetto era una spada lunga -1 che come maledizione aveva l'obbligo di attaccare il nemico con la spada ogni volta che lo si incontrava. Quando l...

Tessere la tela degli indizi

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L'incubo peggiore di un'avventura investigativa è avere i giocatori bloccati e senza idee su quale passo fare. E' molto frustrante avere sessioni in questi contesti sia per il master che per i giocatori. Un modo per evitare il problema è quello di garantire l'indizio e si può fare con la tecnica della certezza del risultato tipo in gumshoe (vedere Esoterroristi e Gumshoe system ), oppure con un timeout all'avanzamento dei giocatori con eventi che fanno ripartire la trama. Rimane comunque il fatto che è un po' una sconfitta personale per i giocatori non riuscire ad andare avanti da soli. A questo mi sento di aggiungere che potrebbero trovarsi di fronte ad un master che è intransigente sul fatto che i giocatori devono risolvere il caso da soli. Quella che vi voglio raccontare in questo post è una tecnica molto utile per gestire da giocatori questo tipo di avventure. Le cose che vi servono per fare questo lavoro (mi sembra di essere la presentatrice di paint ...

Aiutare l'ispirazione

Riprendo a scrivere dopo una settimana di pausa causata da una trasferta di lavoro in Pennsylvania. Quando scrivo un'avventura di solito lo faccio basandomi su un'idea che ho avuto, una sorta di illuminazione giunta in modo misterioso in punta ai miei pensieri. Ci sono però delle volte che l'idea è buona ma porta ad un'avventura troppo breve o semplice e quindi ci viene richiesto di complicarla, altre volte siamo di fronte al foglio bianco e sappiamo che dobbiamo preparare qualcosa per il gruppo di gioco. Altre volte ancora ci manca il tempo di definire tutti i dettagli per l'avventura. In ognuna di queste casistiche ci può venire utile una metodologia di lavoro che ci permetta di preparare qualcosa di valido. Nell'epoca in cui viviamo veniamo bersagliati ogni giorno da tante informazioni e storie che spesso e volentieri ci passano accanto per qualche minuto o ora per poi andare nel dimenticatoio. Eppure esse possono diventare i mattoni di una casa che chiamer...