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lunedì 15 luglio 2013

Il modello che non funziona

Sarà un po' per la mia, ormai veneranda, età, ma in questi giorni mi sono un po' guardato indietro dal punto di vista dei giochi di ruolo. Cosa non sono mai riuscito a fare? Non ho mai concluso una campagna! Cosa sono riuscito a fare? Ho giocato e fatto giocare avventure memorabili.
Così tra l'amarezza e la dolcezza dei ricordi mi è giunta un'ovvietà in mente. E' il modello che non funziona!

2 commenti:

  1. Trame episodiche in un contesto più ampio?

    Il primo che mi viene in mente è Trollbabe.

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  2. Rudy, ho letto con interesse il tuo articolo. Permettimi solo di dirti che sbagli ad intendere il gioco di ruolo “indie” come monolitico. Ci sono giochi indie in cui devi pianificare di più o di meno e ci sono giochi indie che durano più o meno. Non esistono assoluti.

    Ti faccio un paio di esempi, per essere più chiaro: “Fiasco” dura una sessione e non richiede alcuna preparazione; “La mia vita col Padrone” dura 3-4 sessioni e non richiede preparazione; “Polaris” dura una decina di sessioni e non richiede preparazione.

    “Ribbon Drive” dura una sessione e richiede preparazione da parte di tutti i giocatori; ”The Mountain Witch” dura 3-4 sessioni e richiede preparazione da parte del GM; “Dungeon World” dura 10-20 sessioni e richiede preparazione da parte del GM.

    Non ti faccio tutti i casi intermedi, ma ci siamo capiti.

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