Era il 2011 quando scrivevo la
recensione del primo capitolo delle
Leggende di Shannara. Guardandosi indietro viene da chiedersi dove abbia nascosto il tempo per la lettura in questi ultimi anni. Bisogna ammettere che con i libri dell'università da studiare, lavoro e casa, non è che rimane molto di cui oocuparsi (giochi di ruolo, blog, educazione cinofila). Negli ultimi tempi ho preso però la decisione che non avrei più soltanto accumulato i libri che volevo leggere, aspettando la prima trasferta in terra straniera o vacanza al mare, ma che avrei trovato dei ritagli di tempo per farlo. E alla fine ci sono riuscito e posso condividere con voi la mia personale opinione sul secondo e ultimo volume della saga.
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Il potere della magia
ciclo: le leggende di shannara. Volume 2.
- Rilegato: 380 pagine
- Editore: Mondadori (9 ottobre 2012)
- Collana: Omnibus
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8804617284
- ISBN-13: 978-8804617280
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Questo risulta essere il 24° volume della saga di Shannara e continua i fatti narrati ne
l'ultimo cavaliere. Panterra Qu è l'erede dei cavalieri del verbo e si trovo solo tra i cadaveri di un passo montano, Prue Liss scappa inseguita dai Troll, Phryne Amarantyne è in prigione. In pratica tutti i protagonisti sono in una situazione di estrema tensione narrativa. Ed è in questa situazione che
canticchiando sommessamente
tra se compare lo
Stracciaiolo (Ragpicker). Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un demone di quelli incredibili e indimenticabili tratteggiati da Terry Brooks. Qui non ci sono corna, non ci sono bestie extradimensionali succhia anime. Qui c'è un uomo, un miserabile uomo, che porta con se gli stracci che ha raccolto in giro e che appare come un pazzo reduce della fine del mondo, incapace persino di comprendere la pericolosità di un gruppo feroce di Troll.
La forza di una tale scelta per i demoni sta proprio nel suscitare un sentimento di sottovalutazione a chi li incontra. Non esiste scrittore tra tutti quelli che ho letto in grado di proporre demoni tanto spaventosi quanto quelli di Terry Brooks. Sono demoni che potremmo incontrare per strada, potrebbero celarsi tra i nostri amici, potrebbero sostituire qualunque uomo o donna che nella nostra vita abbiamo incontrato.
Alla capacità di celare la propria identità il demone associa un potere sovrannaturale ben oltre le possibilità di chi non ha una forte magia o il supporto del
Verbo a disposizione.
E qui arriviamo al fulcro del romanzo. Se il primo romanzo era incentrato sull'uomo, il cavaliere del verbo, a cui potevamo sostituire noi stessi nel nostro quotidiano, che con i suoi limiti cerca di opporsi a forze che sono così soverchianti da non essere nemmeno concepibili, questo è invece incentrato sul Verbo o il divino in senso buono e creatore. Nella grande capacità di Terry Brooks di raccontare gli eventi il verbo, pur protagonista, è praticamente assente. E' una assenza tale da essere fastidiosa per il lettore, un fastidio che sembra volerci allontanare come se fosse un demone stesso a causarlo. Come fa Terry Brooks ad ottenere tutto ciò? Con la narrazione. Infatti se il narrato non contempla il Verbo, la narrazione ne è piena. Terry riempie il romanzo di azione e narrazione veloce (come direbbero alcuni: una narrazione moderna), così il lettore
corre seguendo gli eventi della trama, soprattutto quando essa si incentra sui protagonisti, rilasciando una maggiore
lentezza per le parti in cui il punto di vista è quello degli antagonisti. In questa corsa furiosa usa il Deus Ex Machina in un modo completo, per risolvere
tutte le situazioni importanti. Ad una lettura superficiale questo risolvere tutto
dall'alto porta a quel fastidio che ho citato prima ed è per questo che non si può comprendere il volume se non in confronto al precedente.
Stiamo quindi parlando di un capolavoro assoluto?
Non mi sento di dirlo, perchè come ho appena indicato, la scelta narrativa può non piacere a diverse persone, inoltre il racconto è molto compresso e ci sono molti eventi narrati in poche pagine. I personaggi sono gli stessi del primo volume (a parte chi è morto) e poichè nel primo essi rappresentavano l'uomo comune e senza troppe qualità, anche in questo sono meno memorabili di altri personaggi di saghe precedenti.
La mia personale valutazione è comunque da 5 stelle, come il precedente, perchè come non succede spesso nel fantasy moderno, ci troviamo di fronte ad un volume che
pur facendoci immergere nel ritmo e nell'azione ci costringe a riflettere sul messaggio. Inoltre Terry Brooks continua ad alimentare una saga composta da molti volumi senza ripetersi, che è un altro punto a suo favore.
Come ultima cosa vorrei citare la presenza di quella che credo essere la prima scena d'amore di Shannara, in quanto normalmente Terry fa scendere il sipario quando è chiaro dove i due innamorati andranno a parare, qui il sipario viene abbassato un po' in ritardo rispetto al solito è c'è un piacevo scambio di effusioni.
Che altro aggiungere, per Kindle costa solo 10 euro se proprio non volete rischiare troppo...